Esistono bevande che raramente compaiono sulle nostre tavole o tra quelle che scegliamo di bere quotidianamente. Certamente, l’acqua rimane la base imprescindibile per una corretta idratazione, ma pochi sanno che alcune bevande possono addirittura favorire le funzioni mnemoniche. In particolare, ci riferiamo a quelle che potenziano la concentrazione e, di conseguenza, stimolano anche la capacità di ricordare.
Aminoacidi e caffeina
I due ingredienti chiave di questa “pozione” benefica sono la L-teanina e la caffeina. La prima è presente nel tè verde, la seconda sia nel tè verde che in quello nero. Queste bevande, dal fascino e dal profumo orientale, rappresentano un vero e proprio elisir per la memoria, poiché favoriscono uno stato di vigilanza superiore rispetto ai tè convenzionali.

La tradizione orientale del tè, che trova la sua massima espressione nella cerimonia del tè, è strettamente legata alle sue proprietà antiossidanti, benefiche non solo per l’organismo in generale ma anche per le cellule cerebrali. Il tè nero, in particolare, è ricco di polifenoli, potenti alleati contro lo stress ossidativo causato dall’ambiente.
Entrambe le bevande condividono molte proprietà, ma esiste anche una terza alternativa: l’erba mate, originaria del Sud America. Da questa pianta si ottiene un infuso ricco di xantine, composti naturali che stimolano il sistema nervoso centrale, incrementando così la soglia di attenzione e rafforzando la memoria.
Tè nero o verde
Il tè nero, noto in Cina anche come tè rosso, è particolarmente apprezzato per il suo aroma intenso e il suo gusto deciso. Si rivela un valido alleato della memoria, addirittura più efficace della caffeina contenuta in un espresso tradizionale. Infatti, rilascia gradualmente le sue sostanze stimolanti, garantendo un effetto prolungato nel corso della giornata.

Il caffè, consumato solitamente al mattino o dopo i pasti, offre una rapida sferzata di energia che però tende a svanire velocemente. Al contrario, sorseggiare tè permette di beneficiare di effetti più duraturi, che accompagnano dalla mattina fino a sera. Inoltre, più a lungo il tè nero viene lasciato in infusione, maggiore sarà il suo contenuto di caffeina.
Un tè nero lasciato in infusione per almeno 5 minuti può arrivare a contenere fino al doppio della caffeina rispetto a una tazzina di caffè, e alcune ricerche suggeriscono che possa contribuire a rallentare il declino cognitivo nelle persone anziane. Il tè verde, invece, è spesso consumato durante i pasti in molte culture orientali, come quella giapponese, e i suoi benefici non si limitano solo alla memoria.
Il tè verde che rilassa e fa concentrare
Il tè verde, oltre a favorire la concentrazione quanto il tè nero, induce anche uno stato di rilassamento mentale, contrastando il senso di agitazione che può derivare da un caffè troppo forte. Inoltre, contiene sostanze utili a combattere l’osteoporosi e a contrastare l’ipertensione, rivelandosi anche un efficace antistress naturale.

Le proprietà antinfiammatorie del tè verde lo rendono ideale anche per alleviare stati irritativi di varia natura, inclusi i disturbi legati alla menopausa. Tuttavia, è importante non eccedere nel consumo: pur essendo più leggero rispetto al tè nero, contiene comunque caffeina e un uso eccessivo può causare insonnia.
In generale, integrare tè verde o nero nella propria routine quotidiana rappresenta un valido supporto per il benessere cognitivo, sia che vengano consumati caldi che freddi. Queste bevande, adatte sia all’inverno che all’estate, contribuiscono a migliorare la memoria sia a breve che a lungo termine.
Ma lo stile di vita va sempre controllato
Naturalmente, il tè da solo non può risolvere ogni problema. Se la dieta è squilibrata e manca l’attività fisica, anche il cervello più vivace può risentirne. Inoltre, mantenere la mente attiva attraverso la lettura o giochi di logica è fondamentale per preservare le capacità cognitive.

Come recita il celebre detto, “mens sana in corpore sano”: una buona salute cardiovascolare, favorita dall’esercizio fisico, migliora la circolazione sanguigna anche a livello cerebrale. Allenare la mente, inoltre, aiuta a prevenire le malattie neurodegenerative legate all’invecchiamento.
Basta cimentarsi con un cruciverba, leggere un libro coinvolgente o partecipare a un gioco di ruolo per mantenere attive le connessioni neuronali, magari accompagnando questi momenti con una tazza di tè nero o verde. Non meno importante è seguire una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e pesce, fonti preziose di Omega 3, per sostenere la memoria e la salute cerebrale.